SEZIONE DI CHIAVARI: LA RIUNIONE CON ANDREA GERVASONI
11-06-2015 17:34 - stagione sportiva 2014-2015
Protagonista dell´ultima riunione tecnica della stagione 2014/2015, organizzata dalla Sezione di Chiavari, è stato l´arbitro della CAN A Andrea Gervasoni. Presenti alla serata molti rappresentanti del Comitato Regionale della Liguria con il Presidente Mauro Bergonzi, il vice Massimiliano Sirchia, ed i componenti Maurizio Viazzi e Roberto Gandini presenti in sala.
"L´Arbitro deve essere il maggior critico di se stesso, in grado di individuare con lucidità i propri errori, analizzarli e lavorare per non ripeterli". E proprio intorno ad errori arbitrali commessi da Gervasoni stesso si è sviluppata la riunione, grazie alla proiezione di filmati contenenti numerosi episodi, più o meno recenti, della carriera dell´arbitro mantovano.
La visione dei contributi e la loro disamina è stata di stimolo per affrontare alcuni aspetti fondamentali dell´arbitraggio. "Dovete crearvi un database sempre più ampio di azioni di gioco, per avere soluzioni pronte al verificarsi degli eventi - ci spiega Andrea -: fidatevi solo di ciò che avete visto e dell´istintiva decisione che spesso risolve situazioni in maniera naturale e convincente". Per Gervasoni il pensiero strutturato dopo il fischio è spesso dannoso, perché quando prendiamo una decisione diversa dalla prima, pensata "di pancia", è già mutata la situazione in gara e da una condotta gravemente sleale si può passare in pochi secondi a comminare in maniera errata una ammonizione.
La concentrazione è poi, per l´arbitro mantovano, quella qualità che deve appartenere ad ogni arbitro, ma è necessario lavorare su sé stessi: «Non si nasce concentrati e neppure si arriva ad una concentrazione elevata appena iniziamo la partita: più si avvicina il fischio di inizio, più dobbiamo sforzarci di raggiungere con serietà un status mentale che ci permetta di entrare con la giusta determinazione ed essere percepiti da tutte le componenti in campo capaci di prendere decisioni giuste".
Il senso di giustizia è infatti per Gervasoni un obbligo che ogni giacchetta nera deve ricordare nell´impostazione di una direzione arbitrale: "I calciatori sono abili nel percepire immediatamente i nostri errori e mettono la nostra gara in salita quando subiscono decisioni inique". Ed è per questo che Andrea ha insistito per tutta la riunione sull´aspetto tecnico: "Dobbiamo sforzarci di raggiungere l´uniformità tecnica con lo studio del regolamento, delle situazioni di gioco e grazie ai consigli dell´osservatore - ci spiega il fischietto mantovano -: non dimenticatevi che è nella Sezione che si cresce umanamente e come arbitri". Per tutto il resto, "l´arbitraggio è un vestito su misura, fatelo vostro".
Nella conclusione del suo intervento Gervasoni ha quindi posto l´accento sull´importanza di avere una "self confidence" spiccata, ma non per questo sconfinante in una sorta di senso di onnipotenza, tale da permettere all´arbitro di giudicare serenamente senza correre il rischio di farsi mettere in discussione dai giocatori, dai dirigenti o - ipotesi peggiore - da se stesso.
Nella foto principale, da sinistra, il Presidente di Sezione Piero Garilli, Andrea Gervasoni, ed il Presidente del CRA Liguria Mauro Bergonzi. nelle altre foto alcuni momenti della riunione
Fonte: Emmanuel Crova
"L´Arbitro deve essere il maggior critico di se stesso, in grado di individuare con lucidità i propri errori, analizzarli e lavorare per non ripeterli". E proprio intorno ad errori arbitrali commessi da Gervasoni stesso si è sviluppata la riunione, grazie alla proiezione di filmati contenenti numerosi episodi, più o meno recenti, della carriera dell´arbitro mantovano.
La visione dei contributi e la loro disamina è stata di stimolo per affrontare alcuni aspetti fondamentali dell´arbitraggio. "Dovete crearvi un database sempre più ampio di azioni di gioco, per avere soluzioni pronte al verificarsi degli eventi - ci spiega Andrea -: fidatevi solo di ciò che avete visto e dell´istintiva decisione che spesso risolve situazioni in maniera naturale e convincente". Per Gervasoni il pensiero strutturato dopo il fischio è spesso dannoso, perché quando prendiamo una decisione diversa dalla prima, pensata "di pancia", è già mutata la situazione in gara e da una condotta gravemente sleale si può passare in pochi secondi a comminare in maniera errata una ammonizione.
La concentrazione è poi, per l´arbitro mantovano, quella qualità che deve appartenere ad ogni arbitro, ma è necessario lavorare su sé stessi: «Non si nasce concentrati e neppure si arriva ad una concentrazione elevata appena iniziamo la partita: più si avvicina il fischio di inizio, più dobbiamo sforzarci di raggiungere con serietà un status mentale che ci permetta di entrare con la giusta determinazione ed essere percepiti da tutte le componenti in campo capaci di prendere decisioni giuste".
Il senso di giustizia è infatti per Gervasoni un obbligo che ogni giacchetta nera deve ricordare nell´impostazione di una direzione arbitrale: "I calciatori sono abili nel percepire immediatamente i nostri errori e mettono la nostra gara in salita quando subiscono decisioni inique". Ed è per questo che Andrea ha insistito per tutta la riunione sull´aspetto tecnico: "Dobbiamo sforzarci di raggiungere l´uniformità tecnica con lo studio del regolamento, delle situazioni di gioco e grazie ai consigli dell´osservatore - ci spiega il fischietto mantovano -: non dimenticatevi che è nella Sezione che si cresce umanamente e come arbitri". Per tutto il resto, "l´arbitraggio è un vestito su misura, fatelo vostro".
Nella conclusione del suo intervento Gervasoni ha quindi posto l´accento sull´importanza di avere una "self confidence" spiccata, ma non per questo sconfinante in una sorta di senso di onnipotenza, tale da permettere all´arbitro di giudicare serenamente senza correre il rischio di farsi mettere in discussione dai giocatori, dai dirigenti o - ipotesi peggiore - da se stesso.
Nella foto principale, da sinistra, il Presidente di Sezione Piero Garilli, Andrea Gervasoni, ed il Presidente del CRA Liguria Mauro Bergonzi. nelle altre foto alcuni momenti della riunione
Fonte: Emmanuel Crova