SEZ NOVI LIGURE - GIANLUCA SECHI: "IL DURO LAVORO BATTE IL TALENTO"
13-04-2021 12:44 - 2020-2021 SEZ News
GIANLUCA SECHI: "IL DURO LAVORO BATTE IL TALENTO"
A cura di Alda Hoxha
Il Presidente Fortunato ha dato il benvenuto all’ospite esprimendo grande entusiasmo per le Riunioni Tecniche che vedono come relatori arbitri e assistenti nazionali, le quali, infatti, portano linfa agli associati più giovani che sono più propensi a recepire i preziosi consigli.
Alla riunione hanno preso parte il Presidente della Sezione di Sassari, Emanuele Fresia, il Presidente del Comitato Regionale Ligure, Fabio Vicinanza, e tanti altri Presidenti e associati liguri.
Gianluca ha raccontato a tutti i presenti di aver avuto la fortuna di conoscere e avere come mentore Stefano Farina: “lo considero un maestro di vita perché prima di insegnarci ad arbitrare, ci ha insegnato ad essere uomini nell’arbitraggio.”
Gianluca ha suddiviso il suo discorso in “regole”, che lo hanno guidato in questo cammino e gli hanno permesso di raggiungere importanti traguardi. Nel corso della riunione ha ricordato ai ragazzi quanto sia importante pensare di non avere una seconda occasione per fare una prima bella figura; è importante avere “fame” di raggiungere l’obiettivo ogni giorno ed è fondamentale allenare la mente e la velocità di pensiero guardando più partite possibili in particolar modo le proprie, infatti, l’autoanalisi riesce a colmare in poco tempo i gap presenti.
Gianluca ha trasmesso un sentimento importante ai ragazzi: il rispetto per l’Associazione e per la propria squadra, ogni arbitro e assistente deve garantire la massima affidabilità.
La dedizione e la prestanza mentale sono utili, ma metterci il cuore è necessario e bisogna ricordarsi che “il duro lavoro batte il talento, quando il talento non lavora duro”.
Il Presidente Fortunato ha ringraziato l’ospite con queste semplici, ma sentite parole: “sei stata una bella scoperta Gianluca, sei un ragazzo umile e il tuo Presidente Emanuele deve essere orgoglioso di averti fra i suoi associati. Noi ti porteremo nel cuore e speriamo di vederti e abbracciarti presto”.
Fonte: aia-figc.it