SEZ ALBENGA- A MATTEO MARCENARO IL PREMIO "CARLO GEDDO"
23-06-2022 14:45 - 2021-2022 SEZ News
È tornato in presenza il Premio “Carlo Geddo”, appuntamento annuale della Sezione di Albenga “Stefano Grasso”, giunto alla sua trentatreesima edizione. L’incontro è stato presentato dall’associato imperiese Federico Marchi, Direttore Responsabile della Commissione di Studio per la Rivista “L’Arbitro”, Sito Web e Comunicazione presso l’Auditorium San Carlo di Palazzo Oddo nel cuore del centro storico ingauno.
Il Presidente della Sezione AIA di Albenga Igor Vecchio, ha aperto la cerimonia con un saluto di benvenuto a tutti i presenti: “Finalmente dopo 3 anni torniamo a festeggiare in presenza la conclusione della Stagione Sportiva. Quest'anno in particolare ci rende orgogliosi e felici consegnare il premio a un amico sincero che, prima ancora di essere un arbitro, è un uomo con la U maiuscola: Matteo Marcenaro, arbitro della Commissione Nazionale di Serie A e B. A tutti gli altri premiati vanno le più sincere congratulazioni a nome mio e di tutti i colleghi della Sezione che rappresento.”
La serata ha visto un parterre ricco di partecipazioni con ospiti illustri, quali il Componente del Comitato Nazionale Alberto Zaroli e i Componenti della Commissione Osservatori Nazionale per arbitri CAN e CAN C Luca Gaggero, per arbitri CAN D Lorenzo Bonello e Maurizio Viazzi, per arbitri CAN 5 Èlite e CAN 5 Franco Piu. Per il Settore Tecnico Arbitrale hanno partecipato i Componenti Diego Ferrari, Alessandro Masini e il Mentor ligure Michele Manera. Fabio Vicinanza, Presidente del Comitato Regionale ligure era accompagnato da tutti i Componenti e i Collaboratori nonché dai Presidenti di Sezione. Presenti anche il Vicepresidente della Lega Nazionale Dilettanti Giulio Ivaldi e il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis.
Il Presidente del CRA Liguria Fabio Vicinanza ha espresso il suo parere sull’importanza dei riconoscimenti conferiti durante la serata: “Un premio rappresenta un punto di partenza e mai un punto di arrivo. Il premio deve essere valorizzato e dovete cercare di trasmettere quello che ricevete oggi a un nuovo collega domani”.
Federico Marchi ha trasmesso con gradita sorpresa dei colleghi presenti all’evento un’intervista al Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Alfredo Trentalange: “Il Premio Geddo rappresenta un momento di condivisione e di particolare emotività considerando il lavoro che c’è dietro a un evento del genere. Quest’anno il Premio va a un bravo e giovane arbitro che ho apprezzato durante la Stagione Sportiva, Matteo Marcenaro.” Continuando nell’intervista Trentalange ha elogiato il lavoro dei Presidenti di Sezione: “Purtroppo abbiamo vissuto un momento di grande difficoltà per quanto riguarda il reclutamento, ma nonostante questo il lavoro di ogni Presidente di Sezione è stato d’esempio ed è palpabile la sensazione di voler ripartire al meglio”. L’AIA ha fatto un importante passo in avanti con il doppio tesseramento, non solo per il reclutamento, ma anche per l’evoluzione della cultura sportiva nell’ambiente calcistico italiano che purtroppo è ancora scarsamente valutata: “Avere dei ragazzini che giocano a pallone, e che possono anche fare gli arbitri e viceversa, crea un movimento culturale e nuovi canali di comunicazione”.
Ultimo, ma non per importanza, il Componente del Comitato Nazionale Alberto Zaroli è intervenuto dicendo: “La mia presenza in questo prestigioso premio è stata costante negli ultimi 10 anni e ogni volta mi sorprendo della voglia di presentare qualcosa di nuovo da parte della vostra Sezione”.
Terminati i saluti introduttivi, la cerimonia è entrata nel vivo con l’assegnazione dei primi cinque premi: il Premio “Gianluigi Ferro”, che viene conferito a un arbitro ingauno distintosi per l’attività associativa, assegnato all’arbitro OTS Silvano Salvestrini; il Premio “Martino Simone”, consegnato al miglior giovane arbitro albenganese, assegnato alla collega Andrea Valdora; il Premio “Stefano Grasso”, attribuito al miglior osservatore a livello regionale, vinto dal collega di Imperia Massimiliano Magri; il Premio “Claudio Rosso”, dedicato ai più promettenti arbitri della regione, assegnato all’arbitro Matteo Laganaro di Genova; il Premio “Sezione di Albenga”, indirizzato agli assistenti più brillanti nel loro operato, è stato conferito a Yassine El Hamdaoui della Sezione di Novi Ligure.
Quest’anno il Premio Geddo è stato assegnato all’arbitro CAN Matteo Marcenaro della Sezione di Genova che si è prestato a un’intervista con Federico Marchi in cui sono stati raccontati anche diversi episodi della sua carriera sin dagli albori in regione.
“Ringrazio il Presidente Igor Vecchio per il Premio” - ha detto Marcenaro - “è motivo di felicità e orgoglio ricevere questo riconoscimento per vari motivi. La Sezione di Albenga rappresenta per me una seconda famiglia arbitrale, una Sezione di amici, di cui alcuni sono stati presenti nei momenti più importanti della mia carriera. Dedico questo Premio a un amico, Gabriele Gravante, che da troppo tempo non c’è più, ma che oggi sarebbe sicuramente stato qui a festeggiare con noi”.
La serata di festa è proseguita nell'esclusiva cornice dell'Essaouira Club, ristorante sulla spiaggia di fronte all'isola Gallinara, simbolo della città, dove ha avuto luogo la cena di gala e il prosieguo dei festeggiamenti.
Fonte: aia-figc.it
Il Presidente della Sezione AIA di Albenga Igor Vecchio, ha aperto la cerimonia con un saluto di benvenuto a tutti i presenti: “Finalmente dopo 3 anni torniamo a festeggiare in presenza la conclusione della Stagione Sportiva. Quest'anno in particolare ci rende orgogliosi e felici consegnare il premio a un amico sincero che, prima ancora di essere un arbitro, è un uomo con la U maiuscola: Matteo Marcenaro, arbitro della Commissione Nazionale di Serie A e B. A tutti gli altri premiati vanno le più sincere congratulazioni a nome mio e di tutti i colleghi della Sezione che rappresento.”
La serata ha visto un parterre ricco di partecipazioni con ospiti illustri, quali il Componente del Comitato Nazionale Alberto Zaroli e i Componenti della Commissione Osservatori Nazionale per arbitri CAN e CAN C Luca Gaggero, per arbitri CAN D Lorenzo Bonello e Maurizio Viazzi, per arbitri CAN 5 Èlite e CAN 5 Franco Piu. Per il Settore Tecnico Arbitrale hanno partecipato i Componenti Diego Ferrari, Alessandro Masini e il Mentor ligure Michele Manera. Fabio Vicinanza, Presidente del Comitato Regionale ligure era accompagnato da tutti i Componenti e i Collaboratori nonché dai Presidenti di Sezione. Presenti anche il Vicepresidente della Lega Nazionale Dilettanti Giulio Ivaldi e il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis.
Il Presidente del CRA Liguria Fabio Vicinanza ha espresso il suo parere sull’importanza dei riconoscimenti conferiti durante la serata: “Un premio rappresenta un punto di partenza e mai un punto di arrivo. Il premio deve essere valorizzato e dovete cercare di trasmettere quello che ricevete oggi a un nuovo collega domani”.
Federico Marchi ha trasmesso con gradita sorpresa dei colleghi presenti all’evento un’intervista al Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Alfredo Trentalange: “Il Premio Geddo rappresenta un momento di condivisione e di particolare emotività considerando il lavoro che c’è dietro a un evento del genere. Quest’anno il Premio va a un bravo e giovane arbitro che ho apprezzato durante la Stagione Sportiva, Matteo Marcenaro.” Continuando nell’intervista Trentalange ha elogiato il lavoro dei Presidenti di Sezione: “Purtroppo abbiamo vissuto un momento di grande difficoltà per quanto riguarda il reclutamento, ma nonostante questo il lavoro di ogni Presidente di Sezione è stato d’esempio ed è palpabile la sensazione di voler ripartire al meglio”. L’AIA ha fatto un importante passo in avanti con il doppio tesseramento, non solo per il reclutamento, ma anche per l’evoluzione della cultura sportiva nell’ambiente calcistico italiano che purtroppo è ancora scarsamente valutata: “Avere dei ragazzini che giocano a pallone, e che possono anche fare gli arbitri e viceversa, crea un movimento culturale e nuovi canali di comunicazione”.
Ultimo, ma non per importanza, il Componente del Comitato Nazionale Alberto Zaroli è intervenuto dicendo: “La mia presenza in questo prestigioso premio è stata costante negli ultimi 10 anni e ogni volta mi sorprendo della voglia di presentare qualcosa di nuovo da parte della vostra Sezione”.
Terminati i saluti introduttivi, la cerimonia è entrata nel vivo con l’assegnazione dei primi cinque premi: il Premio “Gianluigi Ferro”, che viene conferito a un arbitro ingauno distintosi per l’attività associativa, assegnato all’arbitro OTS Silvano Salvestrini; il Premio “Martino Simone”, consegnato al miglior giovane arbitro albenganese, assegnato alla collega Andrea Valdora; il Premio “Stefano Grasso”, attribuito al miglior osservatore a livello regionale, vinto dal collega di Imperia Massimiliano Magri; il Premio “Claudio Rosso”, dedicato ai più promettenti arbitri della regione, assegnato all’arbitro Matteo Laganaro di Genova; il Premio “Sezione di Albenga”, indirizzato agli assistenti più brillanti nel loro operato, è stato conferito a Yassine El Hamdaoui della Sezione di Novi Ligure.
Quest’anno il Premio Geddo è stato assegnato all’arbitro CAN Matteo Marcenaro della Sezione di Genova che si è prestato a un’intervista con Federico Marchi in cui sono stati raccontati anche diversi episodi della sua carriera sin dagli albori in regione.
“Ringrazio il Presidente Igor Vecchio per il Premio” - ha detto Marcenaro - “è motivo di felicità e orgoglio ricevere questo riconoscimento per vari motivi. La Sezione di Albenga rappresenta per me una seconda famiglia arbitrale, una Sezione di amici, di cui alcuni sono stati presenti nei momenti più importanti della mia carriera. Dedico questo Premio a un amico, Gabriele Gravante, che da troppo tempo non c’è più, ma che oggi sarebbe sicuramente stato qui a festeggiare con noi”.
La serata di festa è proseguita nell'esclusiva cornice dell'Essaouira Club, ristorante sulla spiaggia di fronte all'isola Gallinara, simbolo della città, dove ha avuto luogo la cena di gala e il prosieguo dei festeggiamenti.
A cura di Francesco Tortora
Fonte: aia-figc.it