INTERVISTA AL COMPONENTE DEL CRA LIGURIA Gabriele MURUZZI
17-10-2019 13:06 - 2019-2020 CRA News
A cura di Manuela Sciutto
Com'è già avvenuto nella Stagione precedente, con le interviste si cercherà di conoscere più da vicino questi colleghi che sono stati chiamati dal Presidente del CRA Liguria, Fabio Vicinanza, a ricoprire ruoli di grande responsabilità.
Vorrei cercare di organizzare il lavoro di gestione amministrativa in modo tale che tutti i Componenti del Comitato e i Presidenti di Sezione possano lavorare nelle migliori condizioni.
- Gabriele, raccontaci la motivazione che ti ha spinto a diventare arbitro di calcio.
La vera folgorazione la ebbi durante i Campionati Mondiali di Calcio di ITALIA '90. Fu a seguito di quella manifestazione che scrissi una lettera alla sede AIA più vicina a casa. L'Associazione mi rispose che ero troppo giovane per fare il corso e che avrei dovuto aspettare ancora un anno. L'anno successivo, infatti, mi avvertirono dell'inizio del corso, che incominciai a seguire e quando si concluse venni nominato arbitro effettivo.
- Invece, nel corso della carriera arbitrale, qual è stata la tua più grande soddisfazione?
Dal punto di vista arbitrale ho diretto gare in modo regolare fino alla massima categoria regionale dell'Eccellenza.
Il momento più bello fu tuttavia la prima designazione, quella dell'esordio. All'epoca le gare erano inviate a mezzo posta: l'attesa di veder arrivare questa lettera, il momento stesso dell'apertura e la scoperta della prima gara è un ricordo che porterò sempre con me.
- Attualmente ricopri l'incarico di Componente del CRA, raccontaci del momento in cui hai appreso la notizia.
Ero molto contento di poter mettere la mia esperienza in ambito tecnico ed associativo a disposizione delle nuove leve, pertanto ho dato subito la mia piena disponibilità al Presidente Fabio Vicinanza, che ringrazio ancora per la possibilità che mi ha concesso.
Credo che l'AIA ci dia il privilegio di svolgere un ruolo formativo, soprattutto a livello regionale, di grande importanza per il futuro delle giovani generazioni arbitrali.
- In cosa consiste il tuo ruolo?
Il mio ruolo di Segretario è primariamente un ruolo amministrativo che riguarda tutto quello che attiene alla sfera economica e di segreteria del Comitato.
Inoltre mi occupo, anche con il prezioso aiuto di Michele Manera in qualità di Collaboratore, del rapporto con l'Ufficio Amministrazione centrale di Roma con il quale lavoro in sinergia per la gestione delle spese del CRA e poi, ovviamente, seguo gli arbitri sui vari terreni di gioco, cercando di dare, nel mio piccolo, tutti i consigli necessari alla loro crescita.
- In relazione al ruolo che attualmente ricopri, quali sono gli obiettivi che ti sei proposto per questa Stagione Sportiva?
Vorrei cercare di organizzare il lavoro di gestione amministrativa in modo tale che tutti i Componenti del Comitato e i Presidenti di Sezione possano lavorare nelle migliori condizioni.
Dal punto di vista tecnico, mi piacerebbe poter constatare che tutti i nostri ragazzi abbiano, a fine Stagione, fatto almeno un passo in più nel loro percorso.
- Che cosa consiglieresti agli arbitri, agli assistenti e agli osservatori che aspirano a raggiungere il livello nazionale?
Principalmente consiglierei di lavorare ogni giorno per progredire, anche di poco, gara dopo gara e soprattutto di andare a svolgere il proprio incarico con l'obiettivo principale di divertirsi. Senza divertimento in quello che si fa non si può arrivare da nessuna parte. Parallelamente è necessario il massimo rispetto e la massima educazione nei confronti di tutte le componenti con cui si entra in contatto: dal custode del terreno di gioco al più alto dirigente. Senza educazione non si può fare una lunga strada anche se so per certo che i nostri ragazzi non difettano in tal senso e sanno essere arbitri dentro e fuori dal terreno di gioco.
Fonte: Manuela Sciutto