IL PROGETTO UEFA “TALENT&MENTOR” 2.0 Intervista al Mentor e ai Talent del calcio a 11 del C.R.A. Liguria
04-01-2019 18:46 - 2018-2019 CRA News
A cura di Manuela Sciutto
Con l’inizio della Stagione Sportiva ha preso avvio il progetto “Talent e Mentor”, sotto la guida, per il secondo anno consecutivo, di Michele MANERA della Sezione di Albenga.
Durante il Raduno Pre-Campionato sono stati resi noti i nominativi dei quattro arbitri che svolgeranno il ruolo di Talent di prima categoria: Emanuele Lorenzo DEL PANTA della Sezione di Imperia e Gianluca SANGUINETTI della Sezione di La Spezia; e di Promozione: Davide BIASE della Sezione di Genova e Fabio RINALDI della Sezione di Novi Ligure.
Di seguito si propone l’intervista ai protagonisti di questo importante progetto.
MENTOR Michele MANERA
- Michele, che cos’è il progetto “Mentor e Talent”?
Si tratta di un progetto istituito dall'UEFA, già esistente in altre Federazioni Europee, realizzato nella nostra realtà dall'A.I.A tramite il S.T.A.. È un programma volto ad uniformare ed incrementare la preparazione arbitrale in Europa. Ha come obiettivo l’individuazione e la formazione di alcuni arbitri in possesso di caratteristiche che ne rendano interessanti le prospettive future.
All’interno del Settore Tecnico è stato costituito un modulo comprendente i Mentor - parola che in inglese ha significato di guida, insegnante - a cui vengono affidati quattro Talent, scelti in prevalenza tra arbitri che dirigono gare di Prima Categoria e Promozione. La selezione viene fatta in sinergia tra CRA, Mentor, con la supervisione del Settore Tecnico. I Mentor accompagnano e visionano i ragazzi nelle gare, svolgendo in particolare un'analisi post-partita, oltre a redigere una relazione che da quest'anno è stata innovata con l'attribuzione di un punteggio (non si tratta di un voto) e non interagisce sulle classifiche delle graduatorie, ma per il CRA è strumento di indicazione e integrazione.
Ulteriore importante novità, anch’essa in vigore da questa Stagione Sportiva, è la scheda di autovalutazione che il Talent compila entro 24 ore dal termine della gara diretta.
Vengono altresì effettuati specifici incontri per poter fornire maggiori istruzioni e insegnamenti attraverso lezioni sul campo e in aula oltre all'atteso ed importante raduno nazionale di 2 giorni che si svolge a Coverciano.
- Quali impressioni ti hanno dato i nuovi Talent al termine della prima visionatura?
Sono quattro giovani molto motivati, affidabili, entusiasti della partecipazione al progetto e disponibili. Tecnicamente hanno tutti un'ottima base arbitrale ed anche atleticamente hanno già raggiunto elevati risultati nei test. Presentano alcune peculiarità personali che condividono al fine della crescita del gruppo. Le prestazioni sino ad oggi effettuate sono tutte positive e negli aspetti da migliorare presentano argomenti di facile emendabilità. Si tratta di un ottimo "investimento" arbitrale effettuato dal CRA Liguria, attentamente seguito dal Presidente Fabio VICINANZA e da tutto il suo gruppo di lavoro, con il quale c'è un costante dialogo, confronto e condivisione, ma soprattutto molta attenzione ai ragazzi e al progetto.
- Cosa ti aspetti da loro?
In considerazione del loro bagaglio arbitrale, ma soprattutto delle potenzialità personali di ognuno, intravedo la possibilità di un'ampia "futuribilità". Sicuramente se metteranno in pratica tutti i consigli che gli vengono forniti, in particolare di quelli che gli sono già stati effettuati in questa prima parte della Stagione Sportiva da tutte le componenti (organi tecnici, osservatori arbitrali e Mentor), i risultati attesi non tarderanno ad arrivare.
TALENT
- Il tuo pensiero circa la nuova esperienza del progetto “Talent e Mentor”: come la stai vivendo? E cosa ti aspetti?
Emanuele Lorenzo DEL PANTA
Personalmente sono molto felice di far parte di questo progetto: è un’emozione oltre che una grande occasione di crescita. Mi sento parte di un “sottoinsieme” nel grande “insieme” del CRA, i cui componenti hanno l’opportunità di confrontarsi maggiormente tra loro, conoscersi meglio e diventare amici. Io, che nel gruppo sono il più giovane, ho la possibilità di imparare molto, oltre che dal Mentor, anche da tutti i colleghi Talent.
Gianluca SANGUINETTI
È un’esperienza molto bella, ma allo stesso tempo impegnativa: essere Talent è un grado di maggiore importanza, pertanto devo cercare di mantenere alte le aspettative per il ruolo che ricopro. Spero sia un’esperienza formativa tale da farmi diventare un “vero” arbitro in lotta per traguardi prestigiosi. Ringrazio ancora il mio Presidente di Sezione e tutto l’organico del CRA Liguria per avermi concesso questa opportunità e per aver creduto in me.
Davide BIASE
Il progetto è da poco entrato nel vivo con la prima visionatura del Mentor che ha portato con sé una grande quantità di spunti di riflessione per le prestazioni future. Le aspettative riguardo al progetto si collegano principalmente alla necessità di sfruttare al meglio ogni singola opportunità di miglioramento, dal più semplice consiglio del Mentor al raduno di Coverciano, che è senza dubbio l'esperienza più coinvolgente di tutto il percorso. Trovo che sia quasi superfluo sottolineare le emozioni che questo progetto fa nascere, a partire dal momento in cui ne viene resa nota la partecipazione, passando dalla condivisione delle esperienze con il gruppo, che preferirei definirei squadra, fino ad arrivare a quello che sarà l'ultimo raduno con tutti i membri del progetto.
Fabio RINALDI
Il progetto mi ha dato un'ottima impressione fin da subito. La reputo una preziosissima opportunità per crescere sia come arbitro, che come persona. Nonostante sia passato poco tempo, sento già di far parte di una squadra unita e motivata.
- Quali sono le tue opinioni in merito alla “relazione” del Mentor e alla nuova scheda di autovalutazione che i Talent devono compilare al termine della gara?
Emanuele Lorenzo DEL PANTA
Penso che la “relazione” del Mentor sia molto utile: trovo costruttivo rileggere, dopo le partite ed anche in tempi successivi, ciò che ci è stato esposto nel colloquio, al fine di poter riflettere sui propri errori e cercare di correggerli. Penso che la scheda di autovalutazione sia un ottimo mezzo di autocritica e che insegni il più possibile ad essere obiettivi, il che è molto difficile, in quanto nel giudicare noi stessi, cerchiamo sempre di non essere troppo severi, ma neppure troppo indulgenti.
Gianluca SANGUINETTI
Trovo il nuovo sistema e la nuova scheda di valutazione del progetto molto utile e interessante, poiché sottopone noi Talent ad un’auto-analisi sulla nostra prestazione in campo e ci permette di mettere a confronto ed analizzare quelle che sono le valutazioni del nostro Mentor, che ci fornisce sempre consigli utili per migliorare. Grazie a questo sistema ci viene data la possibilità di esaminare la nostra prestazione da un altro punto di vista.
Davide BIASE
L'inserimento all'interno del progetto Talent-Mentor dell'elemento autovalutativo dà sicuramente un valore aggiunto a questa esperienza perché stimola al miglioramento, già a partire dal momento in cui l'arbitro, al termine della partita, ripensa alla propria prestazione, ricercando gli aspetti positivi, ma soprattutto, quelli da migliorare. Non si tratta di un’attività facile poiché richiede allo stesso tempo freddezza nell'analisi e consapevolezza dei propri pregi e difetti. In ogni caso, con tutti i limiti che derivano dall'inesperienza, la scheda di autovalutazione è uno strumento molto utile che rende ancora più significativo questo percorso, soprattutto nel momento in cui si confrontano le proprie valutazioni con quelle del Mentor.
Fabio RINALDI
La relazione rispecchia la professionalità e la serietà del progetto. Non lascia nulla al caso, giudica la prestazione dell'arbitro in maniera esaustiva. Per quanto riguarda la scheda di autovalutazione, sono convinto che sia molto utile. Saper giudicare sé stessi in maniera completamente obiettiva deve essere, secondo me, il punto di forza di ogni arbitro.
Fonte: Manuela Sciutto